Ciao amico in bicicletta! 🙂
In questo nuovo itinerario ti porto in luoghi mozzafiato, in paesaggi desertici dalle sembianze lunari. Sarà un percorso abbastanza duro ma, credimi, ne varrà la pena! Partiremo da Pisticci, faremo un salto alla “città fantasma” di Craco, attraverseremo l’Agri e proseguiremo per Tursi. Poi, costeggiando il Sinni, arriveremo a Valsinni. Se non sarai ancora sazio giungeremo al Lago di Monte Cotugno, poi Senise ed infine ci fermeremo ad Aliano. In questo viaggio saremo accompagnati da letteratura, mistero e magia! Ti ho incuriosito abbastanza? Allora salta in sella e seguimi! 🙂

La porta dei calanchi

Partiamo da Pisticci, porta d’accesso ai calanchi lucani. Hai mai sentito parlare dei calanchi? Sono fenditure profonde del terreno, provocate dalla forza di erosione dei fenomeni atmosferici. In questo territorio il terreno è prevalentemente argilloso, povero di vegetazione e il risultato dell’erosione è un paesaggio arido e desertico. Lo scenario che troverai davanti ai tuoi occhi sarà mozzafiato: ti sembrerà essere di fronte a un paesaggio lunare!
Lascia il tuo fidato mezzo in un angolo, perché Pisticci merita una passeggiata a piedi nel rione Dirupo, dove lunghe file di casette bianche dai tetti rossi tutte allineate una all’altra costituiscono una rarità urbanistica da esplorare.
Un po’ di sete? Pisticci è la patria dell’Amaro lucano. Attento però a non esagerare, il viaggio è ancora lungo!

La città fantasma

Pedalando in uno scenario pittoresco, in mezzo ai calanchi , dopo una trentina di chilometri, si arriva a Craco, la “città fantasma“, evacuata dopo una frana di vaste proporzioni nel 1963 e mai ripopolata. Se hai voglia di fare una passeggiata per le vie della città, ti imbatterai in angoli magici e misteriosi! Non a caso il suo fascino, oltre ad attirare turisti, ha catturato l’attenzione di molti registi che l’hanno resa set di film. Per esempio Francesco Rosi girò qui alcune scene di Cristo si è fermato a Eboli e, più recentemente, Mel Gibson la scelse come location per l’impiccagione di Giuda ne La passione di Cristo.
Lasciando Craco, passerai per Craco Peschiera, la cittadina fondata dopo la frana che spopolò Craco vecchia.

Tursi

Proseguiamo il nostro viaggio verso sud, alla volta di Tursi. Pedaleremo per una quarantina di chilometri e attraverseremo il fiume Agri. A Tursi sono ancora evidenti i segni della dominazione araba, nell’antico borgo della Rabatana, uno splendido groviglio di case costruite dai Saraceni con pietre e laterizi intorno all’850 a.C. Queste piccole costruzioni fanno della città un esempio di architettura spontanea di pregio. Di Tursi era anche il poeta Albino Pierro, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura. Ad Albino Pierro  è dedicato il parco letterario ambientato nella sua casa natale.

Valsinni

Costeggiando il fiume Sinni, dopo una ventina di chilometri verso sud, arriviamo a Valsinni: qui, nel 1520, nacque la poetessa Isabella Morra. Gli abitanti di Valsinni non hanno dimenticato la triste storia della poetessa (barbaramente assassinata dai fratelli per una presunta relazione clandestina) e le hanno dedicato un parco letterario. Leggenda vuole che il fantasma della poetessa non abbia trovato pace, e che continui a vagare per le stanze del castello. Se hai voglia di conoscere qualche dettaglio in più di questa storia, parte del castello è visitabile, magari sei fortunato e incontri il fantasma!

Diga di Monte Cotugno & Senise

Proseguendo il nostro viaggio, sempre costeggiando il Sinni, arriveremo al lago di Monte Cotugno: si tratta della diga in terra battuta più grande d’Europa. Il posto molto affascinante, la vegetazione che la circonda è molto ricca e variegata. Ma se vuoi ammirarlo nel massimo splendore, ti consiglio di evitare l’estate per i periodi di siccità.

Stanco? Immagino di sì! Fai una sosta a Senise e assaggia un buon piatto di peperoni cruschi! Questi peperoni lunghi e rossi, vengono lasciati essicare al sole di fine estate e poi fritti in abbondante olio bollente. Sono conosciuti in un po’ tutta la Basilicata, ma il peperone di Senise vanta la denominazione IGP ed è definito l'”oro rosso” lucano.

Voglia di pedalare ancora?

Immagino tu ora sia stanco abbastanza di pedalare ma, nel caso ne avessi voglia, potremmo concludere il nostro itinerario ad Aliano. Da Senise sono ancora una trentina di chilometri.

Prima però, potresti fermarti a Sant’Arcangelo, 388 m di altitudine, sull’altura alla destra dell’Agri. Qui, a pochi chilometri dal centro abitato, c’è il santuario di Santa Maria D’Orsoleo, che, tra l’altro, ha una vista spettacolare sui calanchi!

Aliano

Eccoci, finalmente, arrivati ad Aliano, paese a 550 metri di altitudine, arroccato su uno sperone argilloso. Aliano è conosciuto sopratutto per essere stato il territorio di confino di Carlo Levi. Qui, ogni anno, si tiene il festival di paesologia La luna e i calanchi. Se sarai da queste parti in Agosto, di sicuro questo festival riuscirà a farti apprezzare al meglio questo territorio piacevolmente desolante.

Alcune indicazioni tecniche

Questo è un percorso abbastanza duro. 120 km per più di 2000 metri di dislivello complessivo. Se seguirai le strade che ti ho indicato, pedalerai per molto tempo in vie poco trafficate e sprovviste di qualsiasi servizio (fontane, negozi alimentari, punti di riferimento a cui chiedere aiuto in caso di necessità). Se non sei molto allenato ti consiglio di ridimensionarlo o di dividerlo in almeno due giornate. Il fondo stradale su cui pedalerai non sempre sarà buono, valuta l’ipotesi di una mountain bike.

Non dimenticare di dare un’occhiata al tracciato del percorso su Strava! 

  • Lucania in bici, Craco
    Craco

Un consiglio musicale prima di salutarci: